29 ott 2008

PDC 2008: Come cambierà il mondo IT

PDC 2008 ha rivelato tantissime novità, molte delle quali permetteranno di vedere il panorama IT da un'ottica completamente diversa.
Microsoft ha aperto uno scenario completamente nuovo per futuro del mondo dell’IT!

Ecco le succose key note:

Windows 7: in versione pre beta è stato distribuito ai partecipanti a PDC (tra cui Giuseppe Guerrasio e Gabriele Castellani del team DPE italiano). Una versione beta è stata annunciata per l’inizio del prossimo anno
Microsoft Office Live: questo è un grande annuncio. Una versione lite, accessibile da un browser (IE, Firefox e Safari, su PC o dal telefono) di Microsoft Office Word, Excel, PowerPoint e OneNote. Queste versioni Live consentono di accedere e modificare gli stessi documenti accessibili e modificabili dalle versioni “PC” delle applicazioni ed è possibile passare da una versione all’altra senza perdita di compatibilità e formattazione dei file. Una CTP sarà disponibile entro la fine dell’anno.
Live Services: sono state mostrate le possibilità rese disponibili dai Live Services; particolare attenzione è stato data a come gli sviluppatori possano sfruttare questi servizi per costruire applicazioni che possono essere estese a tutti i 400 milioni di utenti dei servizi Windows Live (Hotmail, Messanger,…)
Visual Studio 2010 e .NET framework 4.0: è pur sempre una Developer Conference e quindi grande attenzione alla nuova suite di sviluppo di applicazioni. E’ strato mostrato come sia possibile, già oggi, con Visual Studio 2008 e .NET Framework 3.5 costruire applicazioni per scenari che vanno dal Web al desktop e queste possibilità si estendano con Visual Studio 2010 e .NET Framework 4.0 con i quali è anche possibile sfruttare a fondo le nuove feature di Windows 7 (due per tutte i Ribbon – i nuovi menu di Office 2007 - e il multitouch)
Azure Service Platform e Windows Azure: Si tratta di una serie di servizi e di estensioni al modello di programmazione .NET per il supporto di applicazioni “cloud”.
Alla base di tutto si trova Windows Azure che fornisce la piattaforma su cui costruire applicazioni scalabili. Windows Azure include un ambiente di calcolo virtualizzato, il supporto a tool, linguaggi e framework familiari (ASP.NET, C#,LINQ,WCF,WF) e a protocolli quali SOAP e REST. Questo assicura ai developer la possibilità di riutillizare le conoscenze acquisite per sviluppare applicazioni nel nuovo ambiente e con il nuovo modello.
Windows Azure fornisce anche uno storage scalabile (con supporto nativo a blob, tabelle, code) e un’infrastruttura per il provisioning e la geo-distribuzione dei “cloud-service”.
Già oggi servizi quali Live Mesh e Live Meeting usano Windows Azure e altri seguiranno nel prossimo anno.
Ad un livello di astrazione più alto troviamo la Azure Service Platform. Si tratta di un ricco insieme di servizi per i developer tra cui .NET Service per il cloud per il controllo degli accessi, directory federate, servizi di messaging, servizi di workflow, SQL Service come base per uno storage relazionale e strutturato e per i servizi di reporting e i Live Services come framework per l’accesso programmatico ai servizi oggi noti come Windows Live (Live Service API, Live Mesh, Windows Live ID, virtual Earth, ecc…).
A questi servizi si aggiungeranno in futuro estensioni per Sharepoint e Dinamix CRM.
Sopra la Azure Service Platform già oggi sono disponibili applicazioni offerte commercialmente come Microsoft Exchange, SharePoint e Dynamics CRM consentendo ad aziende di tutte le dimensioni di scegliere la modalità per loro più adatta per implementare un servizio.
Uno dei fondamenti di questo approccio ibrido è la capacità di federare l’identità degli utenti attraverso un insieme di servizi che possono risiedere in azienda o nel cloud: un utente può autenticarsi, in modo univoco, verso un insieme di applicazioni che possono risiedere parzialmente in azienda (on-premise) e parzialmente nel cloud


Alcuni link di approfondimento:

Windows 7 Website
Windows Team Blog
Windows 7 Team Blog
Office Live Workspace
Demo di Office 14 for Web
Live Mesh
Windows Azure

Fonte: Blog Team TechNet Italia

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